
RADICI 2025 SCHEDA EVENTO – Il Ritmo degli alberi – la pace e la musica
Ciclo di incontri: Radici – Le giornate della Recupa – 2025 – il rispetto e la cura.
Data: venerdì 11 luglio 2025 dalle ore 19:00 alle 22:00.
Luogo: Masseria Recupa di Scardinale – Gravina in Puglia (www.larecupa.it)
Ente organizzatore: Laverdevia (www.laverdevia.it)
Laverdevia è un’associazione senza fini di lucro che vuole attivare un processo di rinascita dei territori rurali valorizzando tutti quegli elementi che consentono di esprimere la modernità degli stessi. L’idea nasce dalla considerazione che la modernità è l’indicatore di consonanza con lo spirito e il gusto dei tempi attuali, ed è individuabile nell’aderenza sostanziale alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica.Laverdevia nel tempo si è fatta promotrice di iniziative che hanno inteso mettere a confronto il pensiero di esponenti del mondo scientifico eculturale con quello della popolazione e degli operatori economici dei territori rurali. Il fine perseguito è quello di stimolare l’individuazione di soluzioni originali per costruire un futuro desiderabile e possibile.
Sono nate così iniziative quali il treno del pensiero, il cammino del pensiero e infine nel 2023 R.A.D.I.C.I. un ciclo incontri su temi della sostenibilità che si sono tenuti in un contesto rurale: la masseria Recupa in Gravina in Puglia (BA). Il ciclo radici è ora alla sua terza edizione dopo quella del 2024 “Radici – Le giornate della Recupa – 2025 – Il nostro futuro.”
Ciclo: Radici – Le giornate della Recupa – 2025 – il rispetto e la cura.
Questo incontro si inserisce nella programmazione Radici – Le giornate della Recupa – 2025 – il rispetto e la cura. giunto alla IVedizione (www.laverdevia.it). In continuità con il tema trattato negli anni 2024 e 2023, anche Radici 2025 (Reti Attive Dinamiche e Interconnesse dell’Io) si ispira alla capacità degli alberi di scambiare sostanze nutritive con l’ambiente circostante, in modo attivo e collaborativo. Infatti, in questa rassegna gli eventi si susseguono e si intersecano proprio come una fitta rete di radici che costituisce una vera interconnessione tra esseri viventi, adattandosi dinamicamente al contesto che muta. Radici 2025 intende raccontare come il nostro futuro sia strettamente collegato alla nostra capacità di salvaguardare il nostro territorio, contrastare il degrado e l’inquinamento, rispettarel’altro sia esso un ecosistema o parte di esso quali un essere vegetale, animale o minerale, accogliere gli altri esseri umani con le loro peculiarità auspicando che tutti noi come singoli cittadini, associazioni, enti governativi, imprese possiamo operare come gli alberi per il benessere e la salvaguardia del nostro pianeta.
Titolo incontro: Il Ritmo degli alberi – la pace e la musica
La musica giocando sulla melodia e il battito trasforma il ritmo in emozioni profonde comunicando sentimenti, armonie e connessioni che parlano direttamente all’anima.
Come la danza e la poesia, anche la musica esprime quell’armonia sottile e universale che si piò percepire di fronte a un albero secolare o camminando in un bosco. E’ un legame ancestrale, un senso di comunanza con il mondo vegetale che può emergere attraverso un verso poetico, una melodia, un movimento danzato, ma anche nella voce di chi, con approccio scientifico, si dedica allo studio, alla tutela e alla valorizzazione degli alberi e del ruolo cruciale che essi svolgono per l’ambiente e per la vita sulla Terra.
Gli alberi, infatti, sono molto più che semplici presenze nel paesaggio:
• Producono ossigeno, assorbendo anidride carbonica durante la fotosintesi e restituendo l’aria vitale per tutti gli esseri viventi.
• Assorbono CO2, contribuendo a mitigare il cambiamento climatico e l’accumulo di gas serra.
• Custodiscono la biodiversità, offrendo rifugio e nutrimento a innumerevoli specie di piante, animali e insetti.
• Regolano il clima locale, generando ombra e abbassando le temperature urbane grazie all’evapotraspirazione.
• Prevengono l’erosione del suolo, con le loro radici che trattengono la terra e ne preservano la fertilità .
• Conservano l’acqua, regolando il flusso delle acque superficiali e sotterranee, riducendo il rischio di alluvioni e migliorando la qualità idrica.
Ma il loro valore non è solo ecologico: gli alberi influiscono profondamente anche sul nostro benessere fisico, mentale ed emotivo.
• Migliorano la salute mentale, riducendo stress, ansia e depressione. La “terapia della foresta” o shinrin-yoku, pratica giapponese basata sull’immersione nella natura, ne è un esempio.
• Stimolano i sensi, attraverso il verde delle foglie, il suono del vento tra i rami, il profumo della resina.
• Favoriscono la socializzazione, offrendo luoghi di incontro e rafforzando il senso di comunità.
• Ispirano la creatività , nutrendo artisti, scrittori e sognatori con la loro bellezza mutevole.
• Invitano al movimento, rendendo le aree verdi spazi ideali per attività fisiche all’aria aperta.
• Educano alla natura, insegnando il valore della conservazione ambientale, soprattutto alle nuove generazioni.
Tuttavia, il fragile equilibrio di cui gli alberi sono custodi è oggi minacciato da noi umani, dalla nostra ossessione al profitto e dagli impatti che tale atteggiamento ha sul mondo naturale quali lo sfruttamento, la deforestazione, il degrado. Proteggere le foreste significa proteggere la vita stessa, la nostra connessione più profonda con il pianeta e con noi stessi.
Obiettivi ONU dell’Agenza 2030 su cui riflettere:
La musica ispirata dagli alberi e più in generale alla natura è un mezzo per comunicare e diffondere al maggior numero di persone il rispetto e la cura degli ecosistemi naturali e in un certo seno la pace tra uomo e natura e tra l’uomo e i suoi simili.
Per questo motivo gli obiettivi dell’Agenda Onu 2030 sullo Sviluppo Sostenibile su cui riflettere sono i seguenti:
L’obiettivo numero 15, noto anche come “Vita sulla Terra” e si focalizza sulla protezione, ripristino e uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, compresi i boschi, al fine di preservare la biodiversità e garantire la sopravvivenza delle generazioni future.
In particolare, all’interno dell’obiettivo SDG 15, ci sono diverse sotto-obiettivi mirati alla conservazione dei boschi, tra cui:
• la riduzione del disboscamento e del degrado forestale,
• la promozione della gestione sostenibile delle foreste,
• la lotta contro la desertificazione e l’erosione del suolo.
Questi sforzi sono cruciali per preservare la diversità biologica, proteggere le risorse idriche, mitigare il cambiamento climatico e sostenere le comunità locali dipendenti dalle risorse forestali.
L’Agenda 2030 sottolinea l’importanza di affrontare le sfide ambientali in modo integrato, coinvolgendo governi, organizzazioni internazionali, società civile e settore privato. La protezione dei boschi gioca un ruolo essenziale nel conseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile e garantire un futuro migliore per il pianeta e le persone che lo abitano.
L’obiettivo 16: Pace, giustizia e istituzioni solide che vuole promuovere società pacifiche e più inclusive; offrire l’accesso alla giustizia per tutti e creare organismi efficienti, responsabili e inclusivi a tutti i livelli.
Relatori:
Programma: 19:00: Messa a Dimora del Palo della Pace
Verrà messo a dimora un pilastro della pace noto anche come “Peace Pole”. Questo tipo di pilastro è un simbolo internazionale dedicato alla pace che reca la frase “May Peace Prevail on Earth” (Possa la pace prevalere sulla terra). I Pilastri della pace sono stati ideati in Giappone da Masahisa Goi nel 1955, sono presenti in 180 paesi in tutto il mondo con decine di migliaia di pilastri eretti e servono come promemoria visivo e simbolo dell’aspirazione universale alla pace.
Intervento di Nicola e Mariasole Cornacchia.
19:30: gruppo testrale Gravinese “Lescoile du Prjatore”
20:00: Performance sonora Re/visioni con Vincenzo Mastopirro al flauto e Antonio Dambrosio alla malletstation/percussioni
Il progetto nasce con il preciso intento di “Re/visionare” melodie di brani celebri in una sorta di percorso che vede l’improvvisazione come elemento primario legato a sensazioni che l’attimo riesce a dare.
Flauto, da un lato, percussioni ed elettronica (malletstation), dall’altro, costruiscono tessiture musicali basate sull’armonia, quasi a nascondere la melodia principale, per poi riverarla verso la fine del brano.
Struttura abbastanza anomala rispetto alla normalità, ma questo fa parte della sperimentazione di cui il duo si avvale.
Questa idea musicale incontrerà, venerdi 11 luglio, presso la masseria Recupa di Scardinale di Gravina in Puglia, un luogo in cui ci sarà un’interazione tra ambiente naturale e quello sonoro.
21:00: Aperitivo.